La mia esperienza in barca a vela

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LA MIA ESPERIENZA IN BARCA A VELA

La mia esperienza in barca a vela descritta nel Diaro di bordo

Crociera 25 Giugno – 4 Luglio 2021

VENERDÌ 25/6

Arriviamo verso le 10:00 alla biglietteria della Superfast del porto di Ancona: vanno dentro i tre cavalieri mentre noi dame rimaniamo a guardia dei bagagli a dare da mangiare alle zanzare… e Giulio esce -“mancano i documenti!” e rientra… e riesce-“bisogna rifare il modulo!!”… e rientra…

Insomma, ce la facciamo e prendiamo la navetta per arrivare alla nave.

FORTUNA LA NAVETTA!!!! che ci porta ad un altro check point lontano quasi come la biglietteria ma al polo opposto… FORTUNA LA NAVETTA!!!!

Cammina, cammina trascinandoci dietro vino come se piovesse, piombi di Giulio, super alcolici di Andrea, libri della prof., “sciampi” e creme per capelli di Maria Pia, pensieri di Vivi e le scarpe “bucate” di Giancarlo arriviamo alla nave e saliamo; noi insieme a Giancarlo e Maria Pia cerchiamo la nostra cabina mentre Eleonora ed Andrea cercano una locazione adeguata per passare la notte visto che loro hanno deciso di fare “passaggio ponte”.

Partiamo con un’ora esatta di ritardo.

SABATO 26/6

Arriviamo con mezz’ora di ritardo. Pieni di carte in mano cerchiamo qualcuno che ci controlli le tante dichiarazioni scritte, stampate, tradotte!

Finalmente individuiamo l’uomo giusto che SEMBRA interessarsi alla nostra Tesi di Laurea e che così ci fa ufficialmente entrare in Grecia.

Fuori, Paolo ci sta aspettando da un po’; aveva provato a chiamare Giancarlo, ma vedendo il numero bulgaro, GK si è ben guardato dal rispondergli.

Comunque, saliamo sul suo Mercedes e via in direzione Vlicho.

È troppo presto per rimanere in barca, perché il capitano Angelo e la compagna Anna la stanno ripulendo dalla ciurma appena sbarcata… per loro è finita, per noi invece inizia una nuova avventura!

Sempre accompagnati da Paolo ci spostiamo in una spiaggetta per riposarci e farci un bagno rinfrescante: temperatura 37 gradi, percepita 45!!

Degno di nota il RITORNO ALLA BARCA verso le 17:00, a piedi, perché tutti dicono che è vicino:

⁃ Paolo: circa 2km

⁃ Zio Fede, il ristoratore della spiaggia dove abbiamo pranzato: circa 1km

Solo un ragazzo a cui avevamo chiesto aiuto sostituendolo a Google Map, sinceramente ci disse che era da pazzi arrivare a Vliko “on foot”. Non so di preciso cose fosse passato in testa ai miei amici; eravamo in un momento critico in cui stavamo perdendo la fiducia in chi era davanti alla fila, stavamo perdendo la pazienza, stavamo perdendo anche i sensi… almeno io!… avevo speso una fortuna (€5,00 crepi l’avarizia) per un cappello di paglia che credo mi abbia salvato la vita: malgrado fossero le 18:00 al sole sembrava mezzogiorno!

Finalmente l’oasi nel deserto è in vista e ritorna il sorriso.

Angelo e Anna mossi da quello spirito di accoglienza, di pietà e compassione che si ha anche di fronte ai cuccioli di gattini trovati dentro un cassonetto dell’immondizia, ci raccolgono e ci offrono subito acqua e refrigerio.

Doccia e cambusa, poi cenetta in bella compagnia.

Finalmente è ora di andare a letto, almeno per me!

DOMENICA 27/6

Colazione a terra, tranne Eleonora che aveva bisogno di pace e sonno, e Angelo che era andato a fare ghiaccio per un piccolo frigo nel pozzetto.

Tutto pronto!!

Partiamo dal porticciolo di Vliko: la barca si muove e iniziamo sul serio!!

Usciamo dal Fiordo di Nidri direzione Faretyp di MEGANISI (grande isola).

La mia esperienza in barca

Intermezzo tecnico: prima che Giulio rovesci tutti i bicchieri sul pozzetto decide insieme a Gk di sostituire Angelo in un lavoretto di blocco inserendo un gancetto… naturalmente detto così sembra facile ma c’è stato un progetto con consulto quasi comunitario, una messa a punto del progetto stesso e un programma di seguito. L’attrezzatura fortunatamente era a disposizione, quindi, si è proceduto con successo.

E vista la buona riuscita, se ne è messo anche un secondo.

Ah, avete bisogno di un gancetto???

A vela alle piscine di KASTOS… solo UAOOO… sia per la veleggiata, con cui abbiamo toccato una velocità di oltre 9 nodi, e sia per l’acqua.

Anche se la temperatura dell’acqua diciamo che “ci ha regalato qualche anno in più di tonicità cutanea”, abbiamo tutti affrontato la nuotata con grande resistenza e stile!!!

Per pranzo: “pasta del Capitano” che non è un dentifricio, ma spaghetti con le cozze preparata da Angelo e pasta col pesto.

Dopo un bel bagno di rito, ci spostiamo al porticciolo di pescatori e ci ancoriamo in rada dove passeremo la notte.

Con il tender il Capitano ci porta a terra dove facciamo un aperitivo al Mulino e a ceniamo al ristorante tipico “Il Porto”.

La mia esperienza in barca

28/6 LUNEDÌ

Io e Manuela alle 6:45 circa facciamo un tuffetto rigenerante e poi ospitiamo per colazione (come se fosse casa nostra!) Tommaso che arriva col suo tender a raccontarci le sue storie da lupo di mare, e poi se ne va.

Noi continueremo a fare colazione, a mano a mano che la ciurma si sveglia,… come se non ci fosse un domani!!

Direzione ATOKOS… mare calmo, vento fresco

… oh oh oh forse c’è qualcosa…

La mia esperienza in barca

…no!!! Grande delusione del Capitano, che rimarrà anche nei giorni a seguire!

Bellissimo posto, fondale chiaro, altra piscina spettacolare.

Andiamo a vedere una chiesetta ortodossa, si prova il sup, si pranza in barca.

Quasi subito dopo il lavaggio dei piatti in mare si riparte: direzione ITACA.

Si veleggia ancora e vai… pronti?… cazza, lasca, molla, aspetta! Ora… nooooo!!! O che fai!! Maria Pia tieniti forte! Mon vai là, Mon vieni qua, mon mi devi guardare!, Mon quanti metri? Mon mi fai una sigaretta?…

“Mon” sta per “Mon amour” ed è il modo in cui Anna ed Angelo si chiamano quasi sempre, anche se non in modo sempre sdolcinato: a volte è “mon ❤️”, a volte è “mon, mooon, MOOON, MON🤬!”

La mia esperienza in barca

Quanto vento!! Lo Skipper sembra aver trovato il posto giusto: “Anna vai all’àncora, cerca la sabbia”… e passarono i minuti… sabbia, poseidonia, poseidonia,  poseidonia, sabbia…
(Ce l’ho – Mi manca – Ce l’ho – Mi manca…)
“Vai giù Anna controlla!”
“No, non va”
“Ricerca la sabbia”… poseidonia… poseidonia, trovata!!!
“Vai giù Anna controlla!”
“ mmmmm ‘nsomma “
Si butta il Capitano, …”perché le cose se devono essere fatte bene le devo fare io”.
Tutti ad aspettare il responso, ma il Capitano non risale….ma ‘ndo sta???
Ha deciso di fare un giretto un po’ più in là senza dire nulla e sulla barca sale il panico, Anna si preoccupa giustamente e noi dietro, GK sta per buttarsi, io sono già pronta quando viene avvistato, e tutti a dargli addosso “cighe in quantità “.
A cena a terra da due signore gentilissime in una atmosfera carinissima…..SOLO NOI: Angelo, Anna, Manuela, Andrea, Giuliano ed io.
Eleonora e Maria Pia sono rimaste a bordo coccolate da Giancarlo.

29/6 MARTEDÌ
Stamattina nuotata all’isola di San Nicola, naturalmente la principessa trasportata con il sup dal suo principe. Suonata di rito della campana della chiesetta e poi di nuovo in acqua per tornare in barca all’ora decisa dal capitano per ripartire per Filiatro.

La mia esperienza in barca

Beh niente male proprio!!!
Si “ARYcomincia” con la solita tiritera: sabbia, poseidonia, tira, molla, parte Mo’, vieni Mo’, fa la gassa Mo’! Ok CI SIAMO!
Posizionati per essere in sicurezza fino a domattina, il Capitano ci dà la benedizione e ci tuffiamo: acqua splendida, mi ripeto lo so, ma per ora non trovo altre parole!
Si pranza in barca e dopo libero sfogo alla fantasia: sup a volontà per tutti, “spiaggiamento” con dormitina oppure, per le ragazze, la stone-therapy, foto pubblicitarie per Ary, gelatino, gare di tuffi, scuola di zucchetto per la giovincella Manu …
Stasera si cenerà in spiaggia con falò e grigliata di carne, pesce e verdure insieme a due amici dello Skipper, Alessio e Daisy che arriveranno con la loro barca.
Purtroppo, fanno un po’ di ritardo per un problema tecnico.
Il nostro equipaggio fa un sospiro di sollievo, quando li vediamo arrivare perché con loro arriva anche la materia prima, il companatico!
Quindi, ci organizziamo per caricare tutto l’occorrente nei due tender e iniziamo a fare il trasloco anche dell’equipaggio.
Quando finiamo, i primi uomini approdati hanno già costruito in pietra il falò e i banchetti per stare comodi mentre si cucina, si ride, si scherza, si mangia, si beve, si cazza, anzi si cazzeggia!

La mia esperienza in barca
La mia esperienza in barca

30/6 MERCOLEDÌ
Stamattina fuori programma: si fa una seduta yoga con Daisy nella sua barca… namastè.
Ok, allora colazione e nuotatina, poi strecciamo tutte le àncore e cime della baia e via in coppia fino ad ITAKI.
Agganciamento delle barche e preparazione del pranzo con gli avanzi della grigliata di ieri sera; alternativa: aglio olio e peperoncino.
Avvistamento di una “foca monaca di Monza” che è venuta a fare un giro tra le barche senza apparente timore!!
Nuotata, giro in sup con l’autista GK, doccetta e poi tutti in ghingheri per due passi sull’asfalto di Vatìc… 🎵🎵🎵 (canzoncina del Capitano).
Giretto tra piccoli negozi caratteristici… che confusione in testa: camminiamo come un gruppo di ubriachi già alle 19:30, mal di terra dicono.
Foto di rito sotto la statua di Ulisse e poi cena.

La mia esperienza in barca

Very traditional food, very good.
Conosciamo due inglesi dietro il nostro tavolo che parlano benissimo italiano e che sono innamorati delle Marche (ma guarda un po’).
Si fanno due chiacchiere e siamo piacevolmente sorpresi dalla loro cordialità. Una bella coppietta che sembra godersi la vita … BRAVI! Complimenti!
C’è un negozio veramente carino, ma non acquisto nulla … però Itaca è Itaca!! … O ma ci pensi ad Ulisse? È un tipo che mi è sempre piaciuto e mi fa un certo effetto pensare alle cose studiate a scuola ed essere qui …
Mamma mia che stanchezza, torniamo in barca e crollo.

1/7 GIOVEDÌ
Buongiorno ciurma e … BENVENUTI IN GRECIA!
Io e Manu siamo sopra (questo “sopra” avrà sicuramente un nome, ma non lo ricordo, scusa Capitano) e aspettiamo il resto della ciurma per scendre in paese a fare colazione, speriamo, a breve!
Facciamo acqua … cioè non che la barca affondi, ma dobbiamo andare a riempire i serbatoi dell’acqua dolce, perché ne è rimasta solo il 25%.
La signora dell’acqua, però, ha la cisterna rotta e, quindi, dovremmo spostarci MA … passa un’altra cisterna e tutti in coro: AOOOOOO!!
Gentilmente John ci fa fare il pieno e finalmente andiamo.
Direzione Formìche, detta anche Baia di Onassis, per sperare di vedere le foche monache. Là veniamo accolti dalla barca di Tommaso.
Formiche è un bel posto, con tanto pesce, abbiamo avvistato due foche col musetto bianco quando Angelo ci ha portato nella zona dove sono più concentrate. Sono andata anche in acqua sopra le tane, ma in quel momento nessuna è entrata o uscita purtroppo.
Ciao foche troppo nascoste.
In coppia con la barca di Tommaso partiamo e andiamo a KALAMOS, proviamo ad andare a vela senza troppo successo, c’è poco vento, ma è sempre bello.
A Kalamos, dopo il bagno, “doccia marina”che prevede: insaponamento appena risaliti, altro tuffetto, sfregamento e primo risciacquo con acqua di mare, poi risalita e doccetta con acqua dolce della barca. Finito! E sei come nuovo!
Questa volta anche Maria Pia e la sua quantità indefinita di capelli (da fare invidia a Raperonzolo) hanno fatto doccia marina integrale anche se involontaria, causata da uno “sbigiamento” delle mani e … splash!
Tutti bellissimi, ci spostiamo per cena a MITIKAS
e aperitivo al Faro: iamas!!!

La mia esperienza in barca

Stathoula è la nostra cuoca di stasera: vera cucina casalinga fatta da marito e moglie, due pescatori del posto che la sera cucinano il loro pescato al loro ristornate in riva al mare, vicino al molo dove sono le nostre barche.

La mia esperienza in barca

Che carina Stathoula, è proprio una donnina semplice e gentile e Angelo e Tommaso scherzano con lei come fosse una di famiglia!
Stare lontano da casa e “sentirsi a casa” in posti del genere ti fa godere la vacanza con tranquillità e rilassatezza, in questo modo credo la vacanza ti dia tutti i suoi benefici, ti regali momenti indimenticabili con persone che entreranno a far parte dei tuoi ricordi per sempre!
Buonanotte! Non ho più l’età per muovermi così tanto durante il giorno e non sentirne poi gli effetti la sera…

2/7 VENERDÌ
Buongiorno a Mitikas, la parola dice tutto!

Stathoul per colazione ci prepara su due 🦶 🦶 le frittelle col miele: farina-acqua-sale, friggere su olio di oliva e, ancora calde, aggiungere miele e cannella a piacere.
Con Manuela faccio una passeggiata piuttosto allegra, cercando di stimolare il suo intestino che si è addormentato 6 giorni fa … OPERAZIONE RIUSCITA!! Anche queste sono soddisfazioni!
Nel frattempo Anna si applica con la sua seconda attività: hair styling.
Tommaso e Angelo si sottopongono alla seduta in una cornice fantastica.

Ahia… la clientela si allarga! Giancarlo e Giulio si mettono in fila.
Purtroppo tra poco dobbiamo mollare gli ormeggi…
Si riparte per CAMPO DI GRANO.

Angelo, Giulio e Andrea vanno con il tender un po’ più in là, lungo la costa, per prendere ricci per l’aperitivo.
Poi il Capitano cucinerà per tutti … ARY SLURP

In realtà il pranzo del capitano di oggi è diventato un pranzo da matrimonio, ma comunque non ci siamo spaventati (quando mai!) e… pronti? Via! Spazzolato quasi tutto! Anche il Capitano del nostro Capitano, Tommaso, è stato caldamente invitato per degustare i ricci “TOMMASOOOO O TOMMA’..” e presto è giunto!
Si alza il vento, Anna è ancora a mollo per aprire i rimanenti ricci, e poi per il lavaggio piatti.
“O MA QUELLO È NOSTRO!!” è volato il cuscino che Maria Pia usa nella “relax-area” e che per le ore che lo ha utilizzato ha la sua sindone!!
Lo recupera Tommaso andando con il tender, grazie.
“ O MA QUELLO CHE COS’È?” Maria Piaaaaaaaaaaa (questa volta la sacchettina del costume)
Ok tutto a posto ora e si parte, dobbiamo tornare a Vlicho.
Ultima veleggiata.
Il vento è con noi.
Cime in chiaro.
È ora!
30 nodi di vento, ma la barca non sembra accompagnarci per quest’ultima volta.
Il maestrale non ci dà il tempo di fare.

Stranamente le cime si intrecciano, la randa si rompe, silenzio di tomba … BENVENUTI NEL MAGICO MONDO DELLA VELA!
Solo Maria Pia cerca di dire qualcosa per sdrammatizzare: “attenzione, Gianca stai attento, vieni qui, Giuliano vieni qui, mamma mia, ma stiamo andando dove vuole il vento??”
E il Capitano: “Ma cosa pensi che siamo, un aquilone??”
Usiamo solo il Genoa, e comunque andiamo alla grande: 9 nodi!
La barca ha una inclinazione fighissima (non me ne voglia il capitano se non uso le parole giuste), siamo tutti da un lato e il lato opposto è a filo con l’acqua…’na figata!!!

Purtroppo al molo non c’è un bel posto per ARY.
Fortunatamente, attracchiamo appena in tempo prima di una tormenta di vento che cala dalla montagna alta 900m e che raggiunge raffiche di 49 nodi grazie all’effetto Venturi (lezione del Capitano in prima, Tommaso). Sono circa le 19:00.
All’inizio gli diamo poca importanza, ma gradualmente vediamo che vola proprio di tutto.
Mettiamo quello che si può in sicurezza, ma qualcosa vola via ugualmente, le barche si avvicinano e schiacciano quei poveri parabordi come limoni.
La ciurma viene mandata al ristorante per stare tranquilli e in sicurezza. Ok per la sicurezza, ma tranquilli nel vedere la forza del vento, no. Quando non puoi fare nulla e devi solo aspettare che passi, soprattutto noi profani in questo ambiente, un po’ di ansia, almeno in me, c’è!
Sdrammatizziamo un attimo quando il Capitano torna al ristorante e si inizia la cena.

Un solo dentice ci sfama tutti!
Stasera c’è anche la partita dell’Italia agli Europei.
Ore 22:30 ancora il vento ci mostra tutta la sua potenza, non si calma, anzi: FRECHETE!!!
Ore 23:30 siamo ancora qui, ci dicono che sta calmando e tra poco potremmo salire in barca, ma credo che parlano così per farci stare tranquilli.
Ah, l’Italia ha vinto 2 a 1 contro Daisy .
Comunque oggi è veramente successo tutto ad ARY … prima la vela, poi le cime intrecciate, poi ‘sto vento che ce scapeccia tutti…
Nell’attesa che il vento metta la testa a posto c’è chi ha dato sfogo alla sua creatività, Manuela si è espressa raccontando la vita in barca in pochi tratti…

A mezzanotte passata, dopo la torta di compleanno di Ioanna, che è la proprietaria del ristorante e del molo dove abbiamo attraccato, finalmente io e altre pochi anziani torniamo in barca per andare a letto.
Facile dirlo, sembra una cosa semplice, le raffiche DICONO che sono diminuite, sì… può darsi che da 50 nodi siano passate a 48!!!
Insomma, caro vento, io NON TE REGGHE CCHIU, BONANOTTE!

3/7 SABATO
Ore 5:00 mi sveglio e come d’incanto… È TUTTO COME L’AVEVAMO LASCIATO.
MA EOLO, LA VOI CHIUDE QUELLA PORTA O NO????
Zitti, zitti….
Ore 5:45 forse ha chiuso una finestra.
Speriamo che chiuda anche la porta!

Fino a mezz’ora fa avevo visto dall’oblò della mia cabina e sentito i piedi di Anna zompettare sul pozzetto della barca. “CAPITANO!”
L’ha chiamato per chiedergli una sigaretta?
Poco probabile, di solito è il contrario.
L’ha chiamato per fargli vedere l’alba?
Credo che dopo 10 ore come quelle passate le avrebbe risposto leggermente scocciatello.
L’ha chiamato perché eravamo arrivati a Venezia o in nord Africa?
Scusate, ma dovrò correggere quest’ultima frase appena mi informerò meglio sulla rosa dei venti.
Beh, comunque, dopo questa parola il vento si è iniziato a calmare: per caso il Capitano sapeva quale porta aveva lasciato aperta Eolo?
Ore 6:10 sono seduta nel pozzetto e mi sembra, MI SEMBRA che un po’ il vento si sia calmato sul serio. Chissà?!
Rimango qui anche se è un po’ fresco, e ammiro tutto quello che a breve non vedrò più per almeno un altro anno. Non posso smettere di guardarmi intorno …
Il mare è ancora pizzicato dal vento,
Manu stamattina dorme di più… strano!
Il sole non è sorto, ma già c’è parecchia luce.
Qualcuno fa capolino dalla propria barca, chissà quanti Capitani e vice-capitani hanno riposato stanotte??!!!
Quanto saranno stanchi i parabordi e le cime che ci hanno tenuto in sicurezza?
Ora il nostro Skipper e Anna non sono sopra, forse si stanno meritatamente riposando un po’? Spero per loro…
Decidiamo di fare colazione in barca per cercare di finire un po’ di cose.
Ci accordiamo con Paolo per farci venire a prendere e portarci vicino alla Marina di Lefkada in un ambulatorio in cui alcuni di noi devono fare il tampone per il rientro in patria!!
Manuela viene con noi, poi lei appoggerà il borsone in albergo, perché partirà domani, e ci raggiungerà al mare.
Paolo poi ci accompagna sulla spiaggia di Paralia Agios Ioannis a Lefkada nord, precisamente a Milos Orlof, ai Mulini, insomma avete capito sicuramente!

Bellissimo posto!
Ci prendiamo due ombrelloni, quattro sdraie, un’area fighissima, anche troppo per i miei standard ma in Grecia mi sono già capitate cose come questa e mi sento una principessa!!!

Manu ci raggiunge a piedi camminando per non so quanti chilometri (!!!!), pranziamo insieme e ci sembra che non sia ancora finita!
Eleonora mangia la sua ultima (chissà? C’è ancora il viaggio in nave) Greek Salad: ora può fare una classifica della migliore insalata greca di Lefkada e isole limitrofe!!!
Ci mancano, però, Anna e … Antonio … no Alessio … mannaggia so che inizia con la A …A … lo Skipper insomma!
ANGELOOOOOOOOO
… scherzo Capitano, dopo il primo errore di qualche giorno fa, ora non mi sbaglierò più.
Capitano gentile, nei modi e nell’anima. Lo ha dimostrato più volte.
Vice Capitano Anna, potrei ripetermi parlando della sua gentilezza e pazienza, ma è così.
Una coppia che ha deciso di lavorare insieme, con tutte le difficoltà del caso, che sa essere accogliente al massimo e sa mescolare bene, e nella giusta dose, le regole, necessarie in barca, e la dolcezza per ottenere la collaborazione indispensabile in una vacanza come questa.
Ci hanno ospitato nella loro casa, ci hanno fatto invadere per una settimana il loro mondo, condividendo tutto il possibile e noi non ci siamo mai sentiti clienti, ospiti invadenti, ma quasi amici!
Tra noi parliamo ancora di mare, di vele, di tecnica, come degli esperti navigatori (tanto non c’è lui a correggerci e possiamo dire anche cazz….CAZZA LA CIMA!!!!)
Il mare si ingrossa, ma noi sappiamo che il pomeriggio arriva sempre vento e si possono aprire le vele.
A proposito, riguardo al problema della randa non c’è stato bisogno di tirarla giù e portarla dal velaio. L’hanno messa a posto sostituendo il pezzo rotto. Ci sarebbe dispiaciuto un sacco se fosse stato un danno maggiore. Bene!
Alle 20:45 ci torna a prendere Paolo che ci trasferisce con bagagli a seguito al porto di Igoumenitsa.
Sono le 23:00 ma ancora la nave non è al molo, aspettiamo…..QR code, PLF, esito del “tamponamento” per tutti negativo, green card, carta d’identità:
… prendi i documenti
… metti via i documenti
… metti mascherina
… togli la mascherina
… controllo del documento senza togliere la mascherina … potevo avere i baffi e nessuno se ne sarebbe accorto!!!
… appoggia lo zaino
… rimetti lo zaino
… slalom tra i camion per cercare il molo giusto ma il 6, 7, 8 e 9 non sono segnati, quindi con un po’ di fantasia ci mettiamo dove potrebbe essere il nostro, l’8, vicino ad altre persone, potenziali compagni di viaggio.
È passata la mezzanotte e finalmente saliamo in nave. Ormai ci diciamo solo buonanotte.

4/7 DOMENICA
A colazione Andrea riesce finalmente a mangiarsi le sue uova al bacon, rito dei suoi passati viaggi in Grecia e che fino ad ora non era riuscito a replicare.
Oooohhh! Ora sì che il viaggio è completo, e lui pienamente soddisfatto!
Giulio lo sostiene da vero amico e duplica!!
Arriviamo in Ancona quasi con 1 ora e 50 di ritardo; sono le 15:50.
Usciamo dalla città e andiamo verso la campagna, accompagnati a casa da Eleonora che aveva la macchina e che gentilmente ci ha dedicato un po’ di tempo e qualche chilometro in più.
Ora è proprio terminata la nostra vacanza.
Mentre percorro strade conosciute, non vedo mare, non vedo vele … ma campi di girasoli, ancora timidi alla nostra partenza, ora ci salutano pieni di vigore!
Arriviamo a casa a Camerano e l’accoglienza che ricevo dal mio cane, Enki, mi fa passare ogni pensiero triste.
Il tempo non è bellissimo, addirittura fa qualche goccia di pioggia … c’è vento … IL vento … e subito il pensiero torna indietro, a pochi giorno fà.
Ringrazio tutti i compagni di questo viaggio, che non è fatto solo di strade, vie, mezzi utilizzati, rotte e porti, ma anche di persone che incontri e con cui condividi qualcosa, magari solo uno scambio di saluti e un sorriso. Ti fai un itinerario, un programma, ma non saprai mai fino alla fine come sarà realmente.

Così , secondo me, un viaggio si costruisce giorno per giorno e questo lo renderà indimenticabile.

Vivi